La Dieta Mediterranea, che l’Unesco ha classificato Patrimonio Mondiale, fa parte della carta d’identità della gastronomia portoghese.

Alla sua base troviamo la verdura, la frutta, il pane di alta qualità e i cereali poco raffinati, i legumi secchi e freschi (fagioli, ceci, fave, ecc.), la frutta secca e oleosa (noci, mandorle, castagne, uva passa, ecc.), e poi l’olio d’oliva, come principale fonte di grassi, e il consumo di pesce al posto delle carni rosse.

Tutti questi alimenti, che vanno mangiati nella loro stagione - e comprati nel commercio locale, se non proprio nei mercati tradizionali, al ritmo dei raccolti e della pesca – vengono cucinati in modo semplice e frugale per conservarne i valori nutritivi. Abbiamo cosi le zuppe e le minestre, i bolliti, gli stufati e le zuppe di pesce, che conservano le proprietà antiossidanti degli ingredienti, e che contribuiscono per una maggiore longevità di chi li consuma.

La dieta mediterranea si distingue inoltre per il moderato consumo di latticini, l’uso di erbe aromatiche per condire al posto del sale, il consumo moderato di vino,e soltanto ai pasti, il consumo di acqua come bevanda principale durante la giornata e, non meno importante, per il piacere di stare assieme a tavola. In effetti, una peculiarità tipicamente portoghese è lo stare assieme a tavola, un rito che unisce familiari e amici e caratterizza la nostra ospitalità.

Sulla tavola portoghese troviamo tutti i valori della dieta mediterranea: la varietà dei prodotti della terra e del mare, siano essi originari del nostro Paese o importati da oltremare all’epoca delle Scoperte, e anche l’atmosfera di festa e la trasmissione del sapere tradizionale da una generazione all’altra.

Il clima, i paesaggi, le culture, che sono confluite nel territorio e sono state assimilate, e lo stile di vita fanno parte di un Paese con una estesa costa atlantica come il Portogallo, una vera patria della dieta mediterranea.